Una calle, una storia: “Manganer”

Condividi
Ninzioleto "Calle del Manganer"
 

Una calle, una storia: “Manganer”

15/01/2019

Ai tempi della Serenissima i Manganeri erano gli artigiani che rifinivano i tessuti di lana e seta per renderne liscia la superficie. Il nome derivava dallo strumento che usavano, il mangano, un macchinario a forma di grande ruota che serviva appunto a dare lucentezza ai panni. Si trattava di una macchina estremamente ingombrante, pertanto era necessario collocarla in locali con il soffitto molto alto; una di queste botteghe si trovava a Santa Croce in Calle della Regina.  

Calle del Manganer è un toponimo che ritroviamo tuttora in alcune strade di Venezia, a Cannaregio, nella zona di santi Apostoli, e a San Polo, vicino a Ruga Rialto dove una laterale di calle S. Matio è calle del Manganer.

L'arte dei Manganeri, istituita nel 1337 e la cui mariegola originale è oggi conservata nella Biblioteca Civica del Museo Correr di Venezia, comprendeva due colonnelli: i “lustradori da seda” e i “lustradori da lana”.  Si trattava di una scuola “chiusa” che faceva parte delle arti di consumo, controllata da due Magistrature: i Provedadori de Comun (disciplina ed economia) e il Colegio de la Milizia da Mar (gravezza pubblica). La sede della Scuola si trovava nella chiesa di Santa Maria Formosa.

Secondo  statistiche dell'epoca la Scuola dei Manganeri nel 1773 contava 14 capimastri, 7 lavoranti, 1 garzone e 10 botteghe.

 

Una calle, una storia: viaggio tra i toponimi veneziani alla scoperta del passato della Serenissima
 

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top