“Stagneri”

Condividi
 

“Stagneri”

05/10/2018

La calle degli Stagneri o della Fava (per la presenza nel XV secolo anche di una bottega di legumi) deve il suo nome alla presenza di numerose botteghe di artigiani che lavoravano lo stagno. Si trova nel sestiere di San Marco e collega le Mercerie al campo della Fava.

Stagneri e peltreri appartenevano ad un'Arte che raggruppava i produttori di oggetti in stagno, principalmente di uso quotidiano, come bicchieri, scodelle, vassoi e riparavano le pentole. I prodotti obbligatoriamente dovevano essere contrassegnati da un sigillo della corporazione. Il simbolo degli stagneri era un “bocal de Galia” come afferma lo storico veneziano Giuseppe Tassini nel secondo volume del suo libro “Curiosita Veneziane Origini Delle Denominazioni Stradali di Venezia”: “Gli stagneri, uniti ai peltreri, formarono scuola nel 1477 di novembre in chiesa del SS. Salvatore all'altare di S. Giovanni Evangelista, che scelsero come protettore. In seguito però, avendo i canonici regolari del SS.Salvatore disposto altrimenti del suaccennato altare, ed avendovi fatto cancellare lo stemma degli stagneri,consistente in un bocal de galia, questi intentarono una lite che perdettero nel 1564. allora si trasportarono nella prossima chiesa di S. Bartolmmeo, ove sappiamo che il loro altare, dopo la visita fatta il 21 luglio 1581 da Lorenzo Campeggio, legato apostolico, ed Agostino Valier, vescovo di Verona, restò sospeso, e dopo la visita fatta il 30 novembre1592 dal patriarca Lorenzo Priuli, venne fatto distruggere per essere indecentemente attaccato alla parte sinistra dell'altar maggiore”.

Nei primi decenni del XVII secolo il governo veneziano emise un'ordinanza al fine di limitare l'attivita degli “strazzaroli” che, restaurando e aggiustando oggetti rotti e inutilizzabili per trarne guadagno, nuocevano agli stagneri e peltreri.

Una calle, una storia: viaggio tra i toponimi veneziani alla scoperta del passato della Serenissima

 

 

Unisciti al canale Telegram del Comune di Venezia

Top