“Pescheria e Mercato di Rialto”

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“Pescheria e Mercato di Rialto”

07/09/2018

L’elegante Palazzo della Pescheria, nell'area del Mercato di Rialto, è una costruzione moderna in stile neo-gotico, eretto nel 1907, su progetto dell'architetto Domenico Rupolo, in sostituzione delle tettoie metalliche che proteggevano i banchi dell'Ottocento. In un angolo del palazzo, a un'altezza di circa quattro metri da terra, si nota la statua bronzea del "Pescatore", opera di Cesare Laurenti, che rappresenta San Pietro, il più famoso pescatore della storia, realizzata anch'essa all'inizio del Novecento.

Il Mercato del pesce, com'era una volta

Ai tempi della Serenissima la vendita del pesce al pubblico avveniva quasi esclusivamente nelle due grandi pescherie di Rialto e di San Marco. La prima ubicata dove si trova tutt'oggi, l'altra prospiciente il bacino di San Marco, nei pressi dell'edificio della Zecca.
L'esperienza dei pescatori era tenuta in grande considerazione dal Governo veneziano, che permetteva la partecipazione dei più anziani alle sedute del Consiglio, in occasione di discussioni su problemi riguardanti la laguna, l'ambiente e la conservazione e la difesa del patrimonio ittico. L'antica Arte dei pescatori, dal 1227, comprendeva due categorie: i “Pescatori” e i “Compravendipesce”. I pescatori portavano il pesce, pescato nella notte sui loro “bragozzi”, in un punto di vendita all'ingrosso, detto Palo di Rialto,  dove i compravendipesce suddividevano il prodotto, secondo la qualità e il prezzo di vendita al dettaglio.

L'attento controllo della Serenissima

La vendita al pubblico si svolgeva nelle pescherie di Rialto e di San Marco. Una magistratura, preposta al controllo delle due pescherie, si assicurava che il pesce marcio venisse eliminato e che fossero rispettate le misure minime per la rivendita secondo una tabella in marmo che si può vedere tutt'ora. Inoltre la Serenissima era particolarmente severa con chi vendeva il pesce sotto misura e ancora oggi si può vedere in pescheria di Rialto una tabella in marmo bianco che indica le lunghezze minime permesse per la vendita del pesce.  
Nel 1181 fu costruito (dove ora sorge il ponte di Rialto) un  ponte di barche, il Ponte della Moneta, che consentiva un collegamento pedonale e carrabile tra le due sponde del Canal Grande e il transito delle imbarcazioni dirette al mercato e ai fondaci affacciati sulle rive. Nel 1250 il Ponte della Moneta venne sostituito da un ponte levatoio in legno e, alla fine del Cinquecento, venne costruito l'attuale Ponte di Rialto.
Nell'area del mercato, delimitata da edifici pubblici, si distinguevano: Erbaria, Naranzeria, Beccaria, Casaria, Pescaria, Ruga dei Oresi, Ruga dei Spezieri.  
Il Mercato di Rialto, dal XII secolo in poi,  divenne il centro commerciale dove presero sede le più importanti magistrature legate ai commerci della Serenissima, i banchi privati e pubblici e le “assicurazioni marittime”. Venezia era un porto che faceva da fulcro tra Oriente ed Occidente, dove i mercanti provenienti da tutto il mondo concludevano i loro affari principalmente nel Mercato  di Rialto. Tantissime erano le attività legate all’importazione, all’esportazione, alla lavorazione e alla vendita di merci pregiate come spezie, metalli e pietre preziose, profumi, balsami, sete e tessuti. La gestione, da parte di comunità straniere, di spazi commerciali in città, era ben vista dal governo veneziano e ciò è testimoniato anche dal  fatto che in città si trovavano magazzini (fonteghi) gestiti da mercanti, greci, turchi, tedeschi e di altri Paesi che concludevano  a Venezia i loro affari.

 

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